Bambina eccezionalmente bella, all'età di 13 anni (nel 639 d.C. circa) Wu divenne concubina dell'imperatore Taizong. Non ebbe figli dall'imperatore e alla sua morte, nel 649, abbandonò il palazzo per diventare monaca buddista, com'era uso in quei tempi per le concubine senza figli. Questa avrebbe dovuto essere la fine della sua storia. Ma il destino le diede un'altra opportunità.
Come spesso accade nella politica cinese, anche questa storia è estremamente complicata. L'imperatrice Wang, moglie dell'imperatore Gaozong (figlio del defunto Taizong), aveva paura che questi si stesse infatuando troppo della Consorte Xiao. Questa era effettivamente una questione abbastanza importante, poiché in passato era capitato che le consorti prendessero il posto delle imperatrici e le facessero assassinare. Per distrarre il marito da Xiao, l'imperatrice ricorse a Wu: la ragazza, ancora giovane e bella, tornò quindi al palazzo come Consorte.
Questa tattica funzionò fin troppo bene: nel giro di pochi anni Wu prese il posto sia della Consorte Xiao sia dell'imperatrice Wang nel cuore dell'imperatore. Entrambe furono uccise ed ella ottenne il titolo di imperatrice. Alcuni storici ritengono che abbia ucciso la sua stessa figlia neonata, addossando all'imperatore la colpa dell'omicidio. Sebbene ciò non sia mai stato dimostrato, gli eventi successivi hanno indicato che sarebbe stata perfettamente in grado di compiere un'azione simile.